mercoledì 13 giugno 2012

Un gustoso evento continentale

Io l'europeo di calcio lo seguo.
Mi piace molto più del mondiale, perché non ci sono le squadre coi negri, tipo l'Africa o la Costa d'Avorio. Purtroppo questa manifestazione si sta portando dietro tante polemiche, ma del resto non poteva essere altrimenti considerato che i paesi ospitanti sono l'Ucraina, dove ricordiamo che il 64% della popolazione femminile di lavoro fa' la prostituta(dati ISTAT 2011), e la Polonia, nazione che nei primi anni '90 ha esportato non so quanti lavavetri bevitori di tavernello.
Tante polemiche stanno facendo passare in secondo piano le belle giocate di alcuni giocatori fortissimi dei quali ora non ricordo bene i nomi.
Polemiche ad orologeria, che cercano di distrarre le squadre più accreditate alla vittoria. L'Italia ha dovuto affrontare la grana Cassano: trappolone mediatico di un giornalista che gli chiede conto di alcune dichiarazioni di Gecchipavone, secondo il quale due giocatori della nazionale sarebbero froci. Antonio risponde in maniera candida e senza troppi peli sulla lingua, suscitando le ire dei benpensanti, forse froci anch'essi. Ci dispiace che nel 2012 si debbano ancora fare questi discorsi, perché a volte la cecità delle persone scade nella volgarità becera. Che in nazionale ci siano dei froci lo sanno tutti, il colore della pelle di Obbonna e Ballotelli è sotto gli occhi di tutti. Pare anche il portiere dei santi abbia poca presa sui saponi da doccia, ma a differenza di tutto il resto, è solo una voce non confermata.
Altra problematica che sta stremando chi segue l'europeo è la storia dei cani di Ucraina. Sti maledetti cani che muoiono. Ma io dico, nel mondo muore di fame una persona ogni venticinque secondi, e noi stiamo pensando ai cani che muoiono pistati?! Ma dico, ma stiamo scherzando?!
Quei cani, sanno benissimo cosa hanno fatto. Se i padroni reputano opportuno punirli, evidentemente i cani se lo meritano. Che cazzo ne vuoi sapere tu, precario di Firenze, di cani di Ucraina! Perché devi mettere bocca tu, grafico di fiumicino! Ma fatevi i cazzi vostri, mi pare chiaro che voi avete chi vi riporta i bastoni, o chi vi da la zampa. Parlare di cani morti di Ucraina poi, è di un cattivo gusto esacerbante. Nell'altro paese ospitante, la Polonia, si avverte ancora l'impatto emotivo che hanno lasciato i campi di concentramento, dove durante la guerra sono morte decine e decine di persone di razza ebrea. 
Ecco, questo parlare di cani morti di Ucraina, manca di rispetto ai morti nei campi. Ci vuole più rispetto per i morti sul lavoro.

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