lunedì 8 marzo 2021

La scomparsa dei cazzi


 No no, niente robe sulla società, niente rimpianti per i maschi virili che scopavano come iene e picchiavano i maschi meno virili, no, solo uno sfogo estetico.

Io quando ero piccolo sono stato subito socializzato al cazzo stilizzato, i muri ne erano pieni. Cazzi dappertutto, sui muri, nei bagni, in classe, nei bar, rigati sui tavoli, disegnati bruciando con l'accendino i soffitti bassi, "Laziale attaccate ar cazzo" e accanto un bel cazzo disegnato, "A Marco glie piace er cazzo" e a fianco un bai di cazzi disegnati.

Invece ora nulla. A parte che ormai le scritte sui muri mi fanno schifo, tutti sti tag de merda, la gente che vuole scrivere cose che fanno ridere per fare la foto e metterla sul twitter de li mortacci sua e fare i big like, insomma una vera merda, davvero un mondo di merda, che mo chi imbratta i muri devi pure chiamarlo writer, mica altro, al massimo artista. Prima invece bombolette, cappuccio della felpa, e sotto casa di Alfredo l'amico mio laziale gli scrivevi "Laziale succhiacazzi", a fianco giustamente un bel cazzo disegnato, fine. 
E non è che ci stava Raimo e le sue armate fucsia a difendere le scritte artistiche contro il decoro, no, tu avevi scritto su un muro per rompere il cazzo ad un laziale, e nessuno si sognava di dire che no, quella scritta era arte, che "come le pitture rupestri nei trogloditi paleolitici", che i giovani non hanno modo di esprimersi, no.
Era solo un bel "Laziale succhiacazzi" con a fianco giustamente un cazzo disegnato, e se me la cancelli ritorno dopo tre notti, quando hai abbassato la guardia e torno a scrivertelo.
Oppure i bei "Che vinca che perda la Lazio resta merda", e sotto un pupazzetto a forma di laziale, e sotto un cazzo, ovviamente.

Poi certo ci stavano le minacce e i marcamenti del territorio "Fascio impara Primavalle spara", "Noi siamo qui. Sempre" questa mi piaceva pure se ero bambino e mi immaginavo sempre che ci fossero dei tizi che facevano i turni di guardia.
Insomma, era bello pieno di scritte, di degrato che però diceva qualcosa, mica i vostri tag di merda, che sicuro diranno qualcosa, tipo che non siete capaci a fare un cazzo e preferite ripetere all'infinito l'unica cosa che avete imparato a disegnare dopo anni utilizzando un normografo, un dosimetro, un curvilineo, un goniometro come cazzo si chiama quella roba per far sembrare dei mongoloidi tipo fossero Klimt. Però ve lo devo dire io che no, non siete Klimt solo perchè scrivete OppoZ per terra sui travertini dei marciapiedi. Se volete che io pensi che siete Klimt, almeno porcoiddinci taggatevi Klimt.

Una breve cosa su Sarnemo, non l'ho visto, e quindi me ne fotto, solo volevo analizzare due tipi sub umani.

Il primo tipo di subumano è quello che non vede la chermess (dal greco KER, vulva e MES che significa Punt e mes) e però deve comunicare a tutti che non lo vede, perchè lui non si lascia infinocchiare, oppure perchè coi suoi soldi del canone (in realtà il canone a casa lo paga il padre perchè lui è spesso un 35enne che non studia non lavora e non è attualmente coinvolto in un processo formativo, l'acronimo è CULONE) deve pagare milioni di euro a Fiorello anzichè darli ai ristoratori che hanno perso tutto, oppure non vede Sarmeno perchè la musica italiana fa schifo, è marcia, non come la scena vietnamita che da un paio d'anni di infila del k-pop che gnagna style levate, oppure perchè lui è un RIBELLE e quindi non vede Samnero per dare un segnale di risveglio al suo paese.
Per questi servirebbe una cura.

Il secondo tipo, manco mi dilungo, vede Sernamo e ti fa la videocronaca come se davvero ti interessasse, ma vabbè, basta metterlo nella lista "Ignora, è solo un ritardato che commenta i festivàl". Il vero problema sono i pistolotti. "Se non vedi Somrane hai dell'irrisolto" oppure ti dice che sei un radicachic, oppure devi essere il mongolo (nel senso Batu Khan) del punto primo. A questi non serve una cura, basta una cinquina in faccia, dire chittesencula, e poi andare sotto casa e scrivergli "Fabio laziale succhiacazzi". e a fianco, ovviamente, un cazzo.

A Sanremo dite che ha vinto il rock, ma io siccome sono un ribbelle scrivo che sotto i Powerwolf per me è tutto pop orecchiabile.

Ora ho fretta, vi lascio sotto un video di Youtube che presto censureranno.